Del Safari in Kenya ne ho ancora pieni gli occhi.
Ho prestato l’orecchio al primitivo silenzio della savana, talmente prepotente che non si lascia addomesticare.
Dall’alba al tramonto si susseguono colori incredibilmente affascinanti della natura e ritmi di vita animali di cui è facile innamorarsi.
Mandrie di zebre e bufali in corsa.
Tramonti fiammeggianti sulla savana.
Ma partiamo dall’inizio.
Sono stata due settimane ad agosto in Kenya, dividendomi tra safari nei parchi nazionali (3 giorni) e mare (di cui parlerò in un successivo articolo). La relativa vicinanza della savana alle coste turistiche di Watamu e Malindi, rende possibile un’esperienza indimenticabile, il soggiorno tra gli animali che abitano lì ed il godere delle spiagge incontaminate. La guida è venuta a prendermi direttamente all’aeroporto di Mombasa (organizzato dall’agenzia) e da lì ho iniziato il mio viaggio verso il Parco Nazionale di Tsavo.
Ho cacciato gli animali nel loro habitat naturale con la macchina fotografica, mentre osservavo la fauna selvatica.
Il Parco Nazionale Tsavo (11747kmq) è stato suddiviso a meta con la costruzione della ferrovia: Tsavo Ovest e Tsavo Est. Si tratta del parco naturale più grande del Kenya, istituito ed aperto al pubblico dal 1948, che incanta con i suoi paesaggi primordiali.
La prima giornata l’ho dedicata all’area protetta di Tsavo Est ricca di pianure secche, stagni paludosi vicino ai fiumi e dighe usate come pozze d’acqua dagli animali. Tsavo Ovest l’ho girata il giorno successivo, dal paesaggio molto diverso che è caratterizzato da colline rocciose color rosso scuro.
Ho dormito sotto il cielo d’Africa in due strutture diverse ubicati all’interno del parco: Voi Safari Lodge (con terrazza vista savana) e Ngulia Safari Lodge.
Ho avvistato solo quattro dei “Big five”:
- Il leone
Il re della Savana vive in branchi numerosi, di cui fanno parte di solito 3 maschi, 12 leonesse ed i loro cuccioli. Personalmente, ho avvistato di mattina presto, solo le leonesse, abili cacciatrici notturne.
- L’elefante africano
Avrò visto più di cento elefanti (l’animale terrestre più grande), che essendo nomade segue il ritmo delle stagioni spostandosi da una zona all’altra a seconda delle maggiori disponibilità di cibo.
- Il leopardo
Questo felino, predatore per eccellenza, l’ho avvistato alla sera tardi grazie all’enorme pezzo di carne che viene messo per attirarlo ogni sera nel cortile nel Ngulia Safari Lodge. Non si è fatto aspettare tanto, nell’arco di una mezz’oretta come da abitudine, è venuto a mangiare ciò che l’ho aspettava.
- Il bufalo
La mandria di bufali è inconfondibile, vanno sempre in grandi branchi alla ricerca di pascoli da brucare. Grazie al carattere aggressivo, mettono in fuga tutti gli animali, compreso il leone.
- Il rinoceronte
Non ne ho visto nemmeno uno, anche perché rischiando l’estinzione, sono rimasti veramente pochissimi esemplari. Avevo letto che il Kenya ospita gli ultimi 3 esemplari di rinoceronte bianco rimasti, che vivono in una riserva protetta. Posso solo sperare che in futuro riuscirò a vederne almeno uno!
Ciò che si vede in abbondanza:
- La zebra di pianura
Avrò visto un centinaio di zebre che galoppano libere e selvagge spostandosi nella perenne ricerca di cibo.
- La giraffa
Col collo che si ritrova lo vedi dappertutto, anche perché passa la maggior parte della vita in piedi, perfino quando dormire o partorisce.
- Il coccodrillo
- L’ippopotamo
L’ho avvistato nelle pozze d’acqua, dove trascorre la maggior parte del tempo. E’ molto difficile vederli di giorno, anche perché la vita dell’ippopotamo si svolge di notte, nelle ore meno calde della giornata, quando vanno a cercare il cibo.
- Il facocero
Il simpatico Pumba ha uno strano fascino, avrò scattato mille foto anche perché per me è il mio preferito.
- Cobo dell’ellisse
L’unica cosa curiosa che ho di questo animale con le corna è che la loro carne è immangiabile a causa delle ghiandole che espellono un odore rivoltante.
- Lo struzzo
E’ l’uccello più grande del mondo ed è originario dell’Africa. Nella foto sotto, si vede un’esemplare maschio con un piumaggio nero a chiazze bianche sulla coda e sulle ali, invece nella femmina, sono grigio-brune con macchie bianche anch’esse su ali e coda.
Un’altra cosa eccezionale è il fatto che in Kenya ci sono 1089 specie di uccelli, che costituiscono l’11 per cento del patrimonio mondiale. Infatti il paese è famoso per il Bird Watching, reso possibile grazie al clima favorevole, che fa di queste zone una via migratoria ideale. Non è stata rara la mia sorpresa nel vedere uccelli e tanti altri volatili accovacciarsi vicino a coccodrilli, antilopi africane che pascolano tranquille vicino a grandi felini.
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Come va colleghi, il suo grande article per quanto riguarda cultura e completamente Sono definito,
continuate così per tutto il tempo. Maramures Grazie, buona giornata!
Buongiorno ina. Ho letto il tuo resoconto di viaggio in Kenia. Io risiedo in Kenia per un breve periodo. Tra poco avrò degli ospiti a cui vorrei organizzare una visita nei parchi e al mare. Volevo chiederti a che agenzia ti sei appoggiata e come ti sei trovata? Qui c’è ne sono tante ma vorrei andare sul sicuro. Ti sei appoggiata ad una unica agenzia sia per i parchi che per malindi? Ti ringrazio in anticipo e ti saluto. Franco
Salve, ho organizzato tutto tramite l’agenzia italiana, per le altre escursioni mi sono rivolta all’albergo.