La idilliaca Pulau Redang …
Se penso al paradiso, mi immagino mangiando il foie gras e sorseggiando un cocktail su una sdraio, aspettando il tramonto con in sottofondo lo sciacquio delle onde del mare tropicale ed alle spalle una giungla lussureggiante.
Il mare lo immagino pacifico, con palme da cocco sulla spiaggia bianca che oscillano tra le brezze tropicali, mentre il sole con la sua luce dorata, mi abbronza senza bruciarmi.
Fermo qui l’immaginazione, perché per il resto sono cose per cui andrei dritta all’inferno.
A Pulau Redang, in quest’angolo di paradiso, mancava solo il foie gras.
Ho vissuto più di una settimana in un mare di colori a Pulau Redang, situata nell’arcipelago omonimo, che con le sue 9 isole forma un Parco Marino protetto, al largo della costa orientale della Malesia Peninsulare.
Tutte le isole dell’arcipelago sono protette dal dipartimento WWF-Malaysia, che si occupa della preservazione della fauna marina e dell’ecosistema. Infatti, l’isola è un luogo importante per la conservazione delle tartarughe marine (una specie a rischio di estensione), vengono a deporre qui le uova.
Niente male come scelta!
Qui comanda la biodiversità della natura!
Ho fatto colazione in compagnia degli scoiattoli, mi ha spaventata una scimmia pazza e ho fotografato gechi obesi.
Indossando maschera e pinne, mi sono fatta il bagno con Nemo (pesce pagliaccio) e Dory (pesce chirurgo), nuotando in mezzo agli squali della barriera (innocui pinna nera) e alle tartarughe marine, mi sono emozionata nel vedere il pesce pappagallo lungo un metro.
Sono stata attenta alla coda velenosa del trigone maculato, mi sono fatta “assaggiare” da un pesce balestra e ho inseguito il pesce palla enorme.
Beh che dire quest’isola è il sinonimo del diving, dove si arriva a quasi 40 metri di visibilità. La varietà dei pesci e i colori dei coralli mi facevano perdere il conto delle ore passate in acqua. Solo la fame prendeva il sopravvento su questo arcobaleno di tonalità.
Noleggiando una barca, ho raggiunto una delle isole più incontaminate, la minuscola Pulau Lima, proprio di fronte a Redang con formazioni coralline davvero sbalorditive.
Di giorno mi rilassavo in mezzo alla natura, tra immersioni e snorkeling ed un pisolino sulla sdraio, di sera dopo cena, aspettavo la luna che continuava a crescere piano piano, diventando una compagna fedele.
Anche se, Redang è presa d’assalto dai turisti cinesi, per fortuna non amano la tintarella. Ogni giorno vengono caricati in massa la mattina e trasportati a fare snorkeling fino alle 17:00.
Al calare della sera orde di cinesi affollano chiassosamente i ristoranti e si danno al karaoke. Visto che non c’è vita notturna sull’isola e gli unici ristoranti dove puoi mangiare sono quelli degli alberghi stessi ( 13 totali), non rimane che ascoltare la cantilena interpretata da loro, che alla fine risulta divertente.
Se ti ho incuriosito, allora le informazioni su come raggiungere l’isola “fai da te”, le trovi qui.