Ho tentato di trovare un difetto a questa isola: Praslin, ma non ci sono riuscita.
Anche se la strada, che gira quasi tutto il perimetro dell’isola, è da incubo, forse si avvicino ad esserlo. Molto stretta e tortuosa e di notte senza illuminazione, ha il suo fascino.
Ma partiamo dall’inizio.
Sono arrivata in appena un quarto d’ora con un aereo ad elica da Mahé, nella terra che Lazare Picault ha scoperto nel 1744. Picault la nomino Ile des Palmes, senza ancora sapere di aver scoperto il regno della palma Coco de Mer, una delle piante più insolite al mondo.
Praslin, la seconda isola per grandezza delle Seychelles emerge dal mare a 37 km in direzione nord-est da Mahè (con la seconda più alta densità di popolazione dopo quest’ultima). Questa terra collinosa è il connubio perfetto tra vegetazione unica al mondo, spiagge da cartolina e una gradevole tranquillità.
Un paradiso!
Leggi qui come sono arrivata alle Seychelles.
Come sistemazione ho scelto la guest house, Villa Anse La Blague, dove mi sono trovata benissimo.
La posizione non centrale della struttura, con la colazione servita ( regna la frutta di stagione ) su un terrazzo in stile coloniale in legno, dalla vista paradisiaca, è perfetta per chi ama la pace e la natura.
La villa, situata di fronte alla spiaggia omonima, è lontana dai rumori essendo immersa in un angolo di paradiso.
Giunta l’ora di cena, ho assaggiato la tipica cucina creola a base di pesce preparata dalla simpatica proprietaria Georgette e dal figlio (carino e muscoloso) !
Noleggiando una macchina, richiesta direttamente via mail alla guest house, non ho avuto problemi a girare l’isola. Ho visto panorami mozzafiato: dalle giungle fitte, alle palme, agli alberi Takamaka fino alle spiagge di sabbia finissima dalle acque turchesi.
Giorno 1
Non vedevo l’ora di arrivare alla famosa spiaggia Anse Georgette di Praslin, che si trova all’interno della proprietà del Constance Lemuria Resort, per la quale ho dovuto prenotare prima di arrivare alle Seychelles. Se non si alloggia nel resort, per accedere, basta mandare una mail all’albergo oppure alla guest house dove si alloggia, indicando la data della visita in quanto è a numero chiuso.
La spiaggia mi ha conquistato il cuore con la sua sabbia soffice, le sue enormi rocce di granito e l’oceano con le sue acque turchesi.
E’ la spiaggia per cui vale la pena farsi più di 12 ore di volo, e ti fa pensare a quanto si è fortunati di stare lì.
Nonostante il periodo secco, ha piovuto 5 volte nell’arco di 6 ore, ma sono riuscita lo stesso ad ustionarmi. Si raggiunge attraversando, per circa 30 minuti, il campo da golf del resort, dove i poveri ricconi trascorrono i loro pomeriggi. All’interno del resort c’è anche un punto panoramico, da dove si possono scattare foto meravigliose.
La sera ( ma anche quella dopo) ho cenato al Pirogue Lodge, ottima cucina francese, piatti abbondanti e vino eccellente.
Giorno 2
La giornata è iniziata dall’incantevole foresta di palme, dove si trova il più grande seme al mondo che cresce esclusivamente alle Seychelles, precisamente qui, sulle isole di Praslin e Curieuse.
Valleè De Mai è la più estesa e intatta foresta del leggendario Coco de Mer, la palma endemica delle Seychelles. E’ diventata sito del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO in riconoscimento della sensazionale realtà botanica. La passeggiata di un’oretta attraverso questo parco, più simile ad una giungla con la sua fitta vegetazione, può far immaginare come fosse l’isola quando arrivarono i primi conquistatori.
In questo luogo protetto c’è un’ampia varietà di rettili endemici, tra cui 2 specie di geco diurno di color verde brillante, 3 specie di geco bronzeo e anche alcuni uccelli rari come il pappagallo nero di Praslin.
La leggenda vuole che le palme di Coco de Mer maschio, si sradichino dal terreno nelle notti di tempesta, per trovare una palma femmina con cui unirsi appassionatamente.
Nella foto qui sotto, potete vedere sia il seme della femmina (che assomiglia ad un culetto femminile) sia il seme del maschio (che assomiglia ad un enorme fallo).
La leggenda narra che di notte le piante femmina si uniscono (sessualmente) con quelle maschili.
Nella tarda mattinata sono giunta a Anse Lazio, che insieme a Anse Georgette sono classificate nella lista delle più belle spiagge al mondo, spesso nei primi 10 posti. Anse Lazio vanta una lunghissima spiaggia sabbiosa, protetta da ampie barriere coralline, che non ha bisogno di descrizioni tanto sono belli i suoi colori.
L’ultimo giorno sono andata alla scoperta di Curieuse, l’isola delle tartarughe giganti e dalle spiagge bianchissime circondate dalle mangrovie!
Ho trovato molto bello ed interessante e soprattutto che tu abbia condiviso questa esperienza su di un isola magnifica e non molto lontana da noi, Italia.
Premetto che anch’io viaggio molto prediligendo le isole della Polinesia tra cui quelle della Società e della Lealtà.
Sbagliando non ho mai pensato di creare un reportage come hai fatto tu, sarebbe stato bello condividerlo col mondo, mannaggia a me!! Comunque grazie per le belle emozioni che ci fai dono.
Ciao e a delle belle nuove sul mondo